domenica 6 luglio 2014

Libertà adolescenziale e contraddizioni genitoriali

"La tua libertà finisce quando inizia la mia e viceversa. Tu hai il diritto di avere tutti i desideri che ti pare, ma è anche vero che io ho il diritto di esprimere la mia opinione."


Certo, io ho il diritto di desiderare ciò che voglio e tu hai il diritto di avere ed esprimere la tua opinione. Chiaro.
Ma allora perché, nonostante le nobili frasi tipo "La mia libertà finisce quando inizia la tua" che spesso le  maestre e voi genitori ci spiattellate, per noi non vale? Con quell'affermazione sembra che mettiate nello stesso piano la vostra libertà di genitori e la nostra libertà di adolescenti. Se in realtà non è così allora siate più chiari, diamine. Mica siamo tanto diversi da voi: a nessuno piace sentirsi dire cazzate, adulti o adolescenti che siano.

Come dice un mio amico, parlare di questo è quasi legalmente errato: essendo minorenni senza un adulto non possiamo neanche usare le forbici a meno che non siano con la punta arrotondata, altro che libertà.


Ma mettiamo che io vi abbia accusato ingiustamente: voi non siete bugiardi e tutto ciò che dite corrisponde al vero; come piace dire a voi, corrisponde "alla cosa giusta da fare". In questo caso, la vostra libertà finisce quando inizia la nostra e viceversa. L'avete detto voi.
Quindi, per esempio, tu sei d'accordo sul fatto che io ho il diritto di andare a dei ritrovi con un determinato gruppo perché mi interessano le attività che propongono e tu hai il diritto di contestarmi  perché secondo te questo gruppo non mi fa bene per chissà quale motivo, ma alla fine la decisione spetta a me, perché appunto la tua libertà finisce quando inizia la mia?
Rispondo per te: Te non ci vai e stai a casa, avessero a metterti in testa strane idee.. Bravi ragazzi eh, ma non si sa mai. 
Altro esempio? Eccotelo:
Quindi, per esempio, io ho il diritto di seguire un determinato tipo di alimentazione e tu hai il diritto di contestarmi con il tuo pensiero, ma alla fine la decisione spetta a me, perché appunto la tua libertà finisce quando inizia la mia?
Rispondo io per te: No, te mangi icché dico io, punto e basta.
Ancora un altro? Tòh:
Quindi, per esempio, io ho il diritto di seguire una determinata religione e tu hai il diritto di contestarmi con il tuo pensiero perché magari non è la stessa religione in cui credi tu, ma alla fine la decisione spetta a me, perché appunto la tua libertà inizia quando finisce la mia?
Rispondo ancora io per te: Ma stai scherzando? Domenica fila in chiesa senza fare storie!

Allora, genitore, ti prego di risparmiare queste nobilfrasi, che tanto sono inutili. 



Poi, detti per fretta, distrazione o per non far vedere che ci si sta aggrappando agli specchi, ci sono gli sfondoni - questi, purtroppo o per fortuna non mancano mai, da entrambe le parti. 
Ve ne regalo uno, col commento di un amico:


"Ma noi ti stiamo addosso proprio perché ti diamo libertà!"


Certo, perché se non me l'avreste data voi me la sarei dovuta andare a cercare, la libertà. Ma dove, dove avrei potuto guardare? In qualche casa, per strada, a scuola o forse nella via principale del mio paese? Proprio non lo so. Per fortuna che ci siete voi a darmela, perché sennò non l'avrei proprio trovata.

Nessun commento:

Posta un commento

--------------------------
ATTENZIONE: i commenti sono moderati per evitare spam e altra spazzatura che io ritengo impubblicabile, quindi non vengono pubblicati subito, ma dopo la mia eventuale approvazione (sì, il padrone di casa Google dice che qui comando io).
Altra cosa: se ti firmi come "Anonimo" mi viene tanta voglia di bocciarti il commento (è così), quindi se non non vuoi inserire il tuo vero nome o cognome o soprannome, inventati qualcos'altro.
Se non hai o non vuoi usare nessuno degli account descritti nel menù a tendina, scegli "Nome/URL" (il campo "URL" è facoltativo).
Capito? Sì? Ehi, ma sei bravissimo/a!
--------------------------