Oggi parliamo di una categoria specifica: quella dei pessimi educatori.
Anni fa una bambina, guardando un cartone animato, sente pronunciare per la prima volta la parola "vagina" (che cartone animato era? Futurama). Non sapendo cosa volesse dire, chiese spiegazioni ai presenti (babbo, cugini, nonna). Loro però non rispondevano. Era una di quelle parole che dovevano rimanere segrete ai bimbi. La reazione della bambina fu mattoide. Si mise a correre per la stanza urlando "VAGINA! VAAAAGIIINAAA! VAGINA VAGINAAA!".
Rosso come un pomodoro di quelli rossi, fu uno dei cugini grandi a prendere in mano la situazione, e decise di
rivelare alla bambina il significato della parola segreta. Anche se impiegando ulteriore imbarazzo, ottenne la fine delle imbarazzanti urla e così il graduale ritorno alla normalità nell'animo dei presenti.
Cosa fare per evitare situazioni di imbarazzo dovuto alla curiosità dei bambini nei confronti di parole che nella tua società sono considerate sconvenienti?
Semplice: quando una bambina, o anche un bambino, ti pone una domanda, tu rispondi subito.
Sì, anche se la domanda è imbarazzante. Tanto, se non da te, la risposta prima o poi l'avrà da qualcun altro, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore delle ipotesi, invece, insisterà e magari urlerà. E tu cuocerai nel tuo rossore, se intorno c'è gente.
Ah, quella bambina ero io.
quella parola è l'origine di ogni problema......
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