Buio pesto

Quando ero abbastanza piccola da non ricordare quanti anni avessi e abbastaza grande da essere in grado di mangiare tutte le cose che mangiano i grandi, a volte a prazo accadeva una cosa stranissima, che proprio non riuscivo a spiegarmi.

La mamma sapeva che noi 3 suoi figlioletti adoravamo la pasta al pesto. Se c'era la pasta al pesto era un giorno di festa, un giorno da ricordare.

E insomma, qual è la cosa strana che accadeva?

Quel magnifico intruglio era verde, sì, ma aveva una consistenza e soprattutto un sapore diverso! Non era proprio magnifico.

"Mamma... Sei sicura che questo sia pesto?"

"Certo! Non senti com'è buono?"

E io me ne stavo zitta, un po' delusa e molto incerta, col capo chino sul piatto, ad esaminare quella sbobbina che mamma chiamava pesto ma che pesto non sembrava affatto.

Non dico che non fosse buono. Però era un'altra cosa. Si capiva bene.

Ma com'è possibile? La mamma lo ha fatto male ma non lo vuole ammettere? È una strega e per sbaglio ha fatto una magia al sugo? Boooh.

Se dice che è pesto, è pesto. Ma è strano, diamine...

Per molti anni questo dubbio mi ha mangiata viva, mentre io mangiavo quella cosa.
Cos'è quel pesto che non è pesto? Quel FINTO PESTO?

Solo adesso mi rendo conto che quello non era pesto, e neanche finto pesto:

erano BROCCOLI.

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