giovedì 17 aprile 2014

Gemella dimentica

Oggi mia sorella gemella eterozigota partiva per un'uscita scout.
Le avevo chiesto di portare la cassa d'infermeria alla squadriglia di cui ho fatto parte, rimasta a me per sbadataggine e dimenticanze.
Lei distrattamente mi dice che è disposta a portarlo, un poco immersa nell'insicurezza del viaggiatore che parte, con pensieri simili a "Ma ho preso tutto? E se ho dimenticato quello a casa come faccio? E' tardi o è presto? Forza, chi ha un orologio?! Ma dove avevo messo lo spazzolino?.."
Io però ancora non mi ero resa conto che lei stava per partire. Probabilmente perché il tempo passa sempre più velocemente, ed ancora non mi sembrava possibile essere già nelle vacanze pasquali.
Lei, silenziosa e frettolosa se ne va, accompagnata dal fratellone. Nemmeno un saluto ha farcito quella svelta uscita. Ma io, ancora, mica me n'ero resa conto. Sono andata fuori a cercare un po' di sole, che magari poteva farmi compagnia mentre facevo inglese.

mercoledì 16 aprile 2014

"È per il tuo bene"

"E' per il tuo bene. Da grande capirai."
Non siamo mica patate lesse! E anche se fossimo...questa è solo una patetica scusa per farci fare ciò che gli adulti vogliono. Oggi è capitato un episodio che mi ha fatto rimanere un po' male: a judo ho detto al mio istruttore:

"Ma io le gare le voglio fare."

"Eh, ma tanto non le fai.."
"Perché?"
"Perché non comandi te."


Mi ha fatto rimanere di sasso, spiazzata. Questo perché effettivamente è come ha detto lui. Non sono io a deciderlo. Io non posso fare le gare "per il mio bene", solo che adesso non posso capire; ora come ora non mi posso rendere conto di niente. Grrrr, che nervi.

Mettiamo che quella che ho detto all'inizio sia solo un'assurdità, diamo adesso per scontato che gli adulti abbiano ragione: almeno dimmi il motivo per cui la cosa in questione è "per il mio bene". Dato che si tratta di me, ho il completo diritto di sapere la motivazione! O mi lasci direttamente in pace - cosa improbabile, so - oppure mi dici il motivo. Per esempio, quando ho chiesto il motivo per cui non posso fare le gare, non sapevano in che modo rispondermi. C'è stato solo un lamentoso "Eeeeehm...", come quelli nelle interrogazioni dove non hai studiato un tubo e cerchi disperatamente di trovare un argomento su cui sai dire qualcosa in più del titolo.
Però attenzione...

domenica 6 aprile 2014

Cattivi ribelli

Tutti gli adulti dicono che l'adolescenza è il periodo della ribellione.
Ripeto...della ribellione. Parolone inutile che serve agli adulti a giocare ai piccoli psicologi della domenica. Un po' come quando sono diventata vegetariana, che immediatamente erano tutti nutrizionisti.
Noi adolescenti siamo solo piccoli sognatori; magari a volte un po' troppo fantasiosi o ambiziosi, ma tutti, dal più pigro al più agitato, abbiamo una grande voglia di sperimentare e fabbricare da soli ognuno la propria strada, il proprio futuro. Vogliamo poter arrivare un giorno e dire, fieri: "Ecco...questo è tutto ciò che mi sono costruito, seguendo i miei sogni più veri di bambino che, crescendo, sono piano piano maturati fino a portarmi qui, dove sono adesso."
Camminiamo ognuno verso il proprio percorso di crescita e di ricerca d'indipendenza con omogenea continuità. Tutto questo senza affrettare troppo i tempi. Abbiamo sempre quel sereno pensiero in testa che dice "Tanto ancora ho tutta la vita davanti!"; non ci corre dietro nessuno...solo il genitore in crisi.

sabato 5 aprile 2014

Nessuno è nato imparato


A volte è veramente snervante essere minorenni.
Tutti i grandi che ci ripetono "Macché snervante! Io, se tornassi alla tua età sarei spensierato, mica come adesso, con i mille pensieri del lavoratore e del genitore..."
È proprio questo il punto. Non ci lasciano la libertà di fare nulla, se non "essere spensierati". I ragazzi studiano, possono fare sport, suonare o dipingere e, se lo meritano, il fine settimana escono con gli amici. Stop. E, ohoh, quasi dimenticavo...pure per fare queste cose ci vuole il consenso dei genitori. Anche per suonare uno strumento. Se babbo o mamma credono che ciò sia una perdita di tempo, te lo strumento non lo suoni. Lo stesso, parlando di un'attività sportiva (per esempio il judo) che insegna il rispetto per se stessi e per gli altri. Se i signori dei piani alti dicono che quello non è uno sport adatto ad una femmina, ella non lo fa.
Il fatto è che non puoi decidere, devono decidere i tuoi genitori per te. E credo che sia una tremenda ingiustizia.
"È per proteggervi", dicono. "Tu ancora sei troppo piccola e non hai le capacità per decidere da sola", mi sento dire.

giovedì 3 aprile 2014

Minorenni, adulti e scelte

A cena, una delle poche volte in cui non mi sono azzardata ad accendere la Tv (trabiccolo assordante purtroppo intriso di panzane e programmi per stordire anche i meno sprovveduti), mentre pappavo una deliziosa mela mi sono soffermata a pensare ai miei genitori. Da lì, i pensieri hanno girovagato passando nella via dei disaccordi, fino ad arrivare alle scelte che io, minorenne, posso e non posso fare. Da ciò, un piccolo disappunto è salito.
Mi è venuta in mente la parola "tutela" che, parlando di minorenni, a parer mio viene abusata pazzescamente. Io non posso prendere da sola alcune decisioni per essere protetta. (Non ho nemmeno il diritto di iscrivermi da sola alla biblioteca, sempre per "tutela".) E' un freno a mano che purtroppo mi sembra ormai bloccato. Questa difesa, che in teoria ci dovrebbe spalleggiare, ci rende le cose molto più difficili, ci toglie la capacità di fare da soli un passo avanti. Nel contempo, ci imbottiscono di nuovi metodi per non farsi fare del male dai "grandi cattivi".
Eppure, tutti i giorni al telegiornale si sente di stragi; i genitori che ammazzano i figli per problemi economici, il vecchietto che "voleva solo giocare" con una bambinetta o il ladro che toglie la vita ad una famiglia per cento euro.
Cari miei adulti...ma non vi viene nessun dubbio? Non c'è una certa perplessità che animatamente vi punzecchia la mente? Secondo voi, che senso ha frenare noi per "tutelarci" (maremma quanto infastidisce 'sta parola) ed invece non fare niente di sensato, coerente, per il vero problema? L'unica cosa che fanno è mettere divieti. Ma più una cosa è proibita, più la si cerca.