domenica 30 marzo 2014

Ipocrisia e sub immaginari

Ieri sono andata a concludere ufficiosamente gli scout, perché erano diventati solo una perdita di quel tempo per me così prezioso e perché, pur sapendo che sono vegetariana (e vorrei diventare vegana), mi mettevano animali morti dappertutto. Per il secondo motivo, avrei potuto chiudere un occhio mangiando in bianco. Ma, per l'amor del cielo, non sia mai! Così  "manco di rispetto a chi cucina per me". (Parole testuali del mio ex capo, seguite da "Eh, ma guarda, anche io evito di mangiare la carne e ho molto rispetto per tutti gli animali". Il tutto, mentre biascicava paste al ragù e piselli con pancetta.)
Ecco l'episodio così intriso d'ipocrisia da parte sua che non ha fatto traboccare il vaso...l'ha rotto.
Chiedo ad un ragazzo: "Cosa c'è nelle paste?"
"Salcicce, pomodoro e formaggio."
"Ah, allora non importa, aspetto il secondo."
Arriva il capo, che dice "No no, sono paste veg! C'è solo passato di pomodori, aglio e olio!"
Al che, lui replica "No, ci sono anche le salcicce. Vedi?"
"No, non ci sono mica!"
"Sì invece."
"Ma il sugo l'ho fatto io, fidati!", con tanto di occhio strizzato.
Dopo qualche battuta fra il capo ed il ragazzo che benevolmente difendeva i miei ideali e rispettava la mia scelta,  il capo dice rivolgendosi a me

mercoledì 26 marzo 2014

Detto fatto

In quest'ultimo periodo, momento in cui una persona a me cara mi ha influenzato molto vita e modo di pensare, mi sono resa conto che, al contrario di come sempre mi avevano detto, i fatti esistono, dietro alle tante parole.
Fin da pulcina curiosa, ho sempre sentito gli adulti dire che è facile parlare e che, alla fine, è quasi impossibile realizzare effettivamente qualcosa. La cosa in questione è fare una torta, diventare vegano, fare un viaggio, iniziare a dipingere una tela enorme, cambiare una lampadina o aiutare un animalotto?
"Guarda che ancora sei piccola", "Ma queste sono cose i ragazzi non fanno", "Impossibile", "Ma è complicato sai. Mica ce la puoi fare, da sola." erano le parole che più accompagnavano ogni mia idea, anche se magari era un assurdo o un po' insensato desiderio di bambina.

Ma, vi dico...nonostante tutte quelle vuote parole che purtroppo mi avevano convinta fermamente che io ero incapace, piccola o inadatta a rendere materiale ogni mia idea e desiderio, c'è chi, forse involontariamente, mi ha dimostrato che quelle parole non avevano alcun fondamento.