martedì 16 agosto 2016

Paura zainetto

come faccio a non essere timida
Qualche settimana fa ho comprato uno zainetto- peluche a forma di alpaca.
Da quando ho iniziato ad indossarlo e andarci a giro un buon 84-85% delle persone che mi passano accanto ridono. Ridono e si girano a guardarmi. Un ragazzetto mi ha anche urlato "Zainettoooo! Che schifo, fai proprio schifo con quel coso!".
Non ho smesso di indossarlo. Però ho iniziato a sentirmi un po' a disagio. Avevo paura. Di cosa? Non lo sapevo. Me lo sono chiesta. E mi sono chiesta cosa volevo e cosa non volevo ottenere in questa storia zainesca. Di seguito le mie conclusioni ed elaborazioni. Ecco cosa mi sono detta:

1) Vuoi che le persone non ti giudichino? Rassegnati.
È molto comune la paura di essere giudicati. Ma è  una paura sbagliata. Se ce l'hai, è segno di un obiettivo impossibile, che è essere rispettato da tutti.
Vedila invece così: come tu hai il diritto di colorarti i capelli, vestirti con uno stile non convenzionale, tatuarti, metterti i fiorellini o i brillantini nella barba, avere un po' di ciccia in più e sentirti bene così, le altre persone hanno il diritto di esprimere la loro opinione... Anche se non gliel'ha chiesta nessuno.
Purtroppo però giudicare senza nessuna cattiveria riesce a pochi. Per questo i giudicanti spesso non si limitano a dire qual è la loro opinione, ma aggiungono qualche offesa di troppo.
Quello che puoi fare è sfruttare la tua libertà di fare una certa cosa come una sorta di antenna. Cioè puoi usarla per riconoscere quali sono gli imbecilli che non vuoi far entrare a far parte della tua vita.
Fai un test. Ad esempio ti tingi i capelli di verde e vedi delle reazioni. Chi ti giudica in modo sgarbato viene eliminato dalla tua vita.

Così la tua particolarità che agita i giudicanti compulsivi fa per te un lavoro di selezione.

2) A proposito di approvazione da parte degli altri... Davvero te ne frega qualcosa anche quando sono persone che non conosci?
È comprensibile desiderare il rispetto e l’approvazione da parte del tuo fidanzato, da parte della tua amica, i tuoi parenti. Ma se una persona è e rimarrà per sempre un illustre sconosciuto – come la maggior parte di persone di questo pianeta e di tutta la galassia – che vantaggio ti porta rincorrere il loro rispetto in cambio della tua libertà di decidere cosa fare del tuo corpo, dei tuoi vestiti e del tuo zaino? Nessuno.

3) Smettila di cercare il perfetto compromesso fra ciò che piace a te e ciò che piace agli altri.
Hai deciso per la via di mezzo "un po' accettato dagli altri e un po' soddisfatto"?
In questo caso devi autoccensurarti solo per un 50%.
Ti avverto che a lungo termine avrai un senso di insoddisfazione TOTALE (non mezza). Sarà comprensibile così come lo è l'insoddisfazione per una persona costretta a vivere con un braccio legato dietro la schiena e a camminare a zoppino senza appoggiare uno dei due piedi a terra.

4) Si tratta di conquistare un posto di lavoro? Allora ok.
Se è questo il motivo per il quale hai paura ad indossare i tuoi bellissimi vestiti stravaganti, allora la tua paura è fondata.
In questo caso puoi semplicemente rinunciare per mezza giornata al tuo stile preferito per avere una possibilità in più di essere assunto.

5) Pensandoci bene tutto quello che vuoi davvero è essere come sei? Essilo, allora!
Se le cose stanno così, evviva: non c'è nulla da temere. Indossa le cose che ti piacciono ed esci, contenta di non aver permesso a nessuna paura di impedirti di fare ciò che ti piace e che ti fa stare benone.

E tu? Tu ti sei mai sentito a disagio indossando qualcosa che ti piaceva molto? Se si raccontamelo in un commento!

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